
Via dei Cessati Spiriti
Caro Amico, cara Amica, che mi segui e che partecipi alle mie visite guidate andiamo a scoprire la storia di una strada di Roma dal nome molto particolare: si chiama Via dei Cessati Spiriti.
Via dei Cessati Spiriti è una strada che, percorrendo l’Appia verso sud, si trova oltre la zona Colli Albani e un po’ prima di Arco di Travertino. Il suo nome venne confermato quando nel 1945 fu rettificato il percorso di via Appia Nuova. La delibera municipale n. 14 del 2 febbraio 1945 nominò “Via dei Cessati Spiriti”: «Il tratto di Via Appia Nuova che, in seguito alla rettifica del percorso di detta strada, è venuto a formare una strada a sé stante che, dipartendosi da Via Appia Nuova, quasi di fronte al Motovelodromo, e precisamente al numero civico 618, va a raggiungere nuovamente la stessa Via Appia Nuova alla località Arco di Travertino.» Si giustifica il nome: “Dai malandrini e persone di malaffare che infestavano la zona”.
In realtà quella zona a ridosso della valle della Caffarella, vicina a via Latina, era chiamata “delli spiriti” già dal 1500 a causa incontri notturni poco graditi. Tutta quell’area era aperta campagna e si racconta che molti viandanti si fermavano con il loro carro e con il cavallo per mangiare e riposare in una vecchia osteria lì presente. A volte però, una volta usciti dall’osteria, non trovavano più né il loro carro né i loro cavalli. Oltre ai frequenti furti, di notte in quella zona si sentivano rumori inquietanti e inspiegabili. Dato che non si scoprì mai chi compisse i furti né che origine avessero quei rumori se ne attribuì la responsabilità agli spiriti che infestavano la valle.
La leggenda sopravvisse fino al 1800 quando, per cacciare via tali ‘spiriti’, fu sistemata una statuetta della Madonna sulla facciata di una palazzina. Dalla sistemazione della statua i furti di carri e dei cavalli cessarono e questo fece dire che erano cessati anche gli spiriti, tanto che un’osteria del luogo prese il nome di “Osteria dei Cessati Spiriti”. Oggi sono ancora visibili i ruderi di questa osteria con il fienile e l’abbeveratoio per gli animali su un lato del locale dove gli avventori potevano far rinfrescare e dissetare i loro cavalli mentre loro si ristoravano con un buon pasto in un luogo ormai sicuro e libero dai furti, dai rumori e dagli spiriti!