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Affrontare la calura estiva ai tempi dell’Antica Roma

Caro Amico, cara Amica, che mi segui e che partecipi alle mie visite guidate andiamo a scoprire alcuni dettagli legati alla vita quotidiana dei nostri avi, gli antichi romani e in particolare conosceremo alcuni modi con cui erano soliti difendersi dal caldo estivo. Da tutta una serie di studi sappiamo che le estati dell’antica Roma erano molto calde, anche più calde di quelle della Roma di oggi e quindi quali soluzioni pratiche applicavano gli uomini e le donne di quei tempi? Innanzitutto si modificava il vestiario e la toga veniva sostituita con la tunica più leggera, inoltre ci si attivava e si lavorava in alcune ore specifiche della giornata e cioè dalle prime ore del mattino fino a mezzogiorno per poi poter riposare, magari restando a casa, nelle ore più calde. Un terzo metodo per contrastare il caldo era quello di recarsi alle terme che erano aperte a tutti i cittadini e in cui c’era un locale con le piscine fredde o appena appena tiepide, il frigidarium. Questo ambiente era fornito di qualche apertura per far entrare un pochino di luce solare, ma era molto ben schermato dai raggi solari così da poter mantenere il clima freddo e la temperatura dell’acqua molto fresca. Altro metodo per contrastare il caldo era mangiare un gelato. Sì, hai capito bene: gli antichi romani mangiavano i gelati e questo era possibile perché alcuni schiavi venivano fatti recare sulle cime montane dove erano presenti nevi e ghiacci perenni che venivano posti in appositi contenitori e trasportati in città. Per evitare che qui si sciogliessero venivano sistemati sottoterra o in seminterrati dove era più facile mantenerne la temperatura. All’occorrenza i “bar” dell’epoca si procuravano questi ghiacci e queste nevi e li servivano ai loro clienti insaporiti con della frutta fresca spremuta o con del miele. Il bar degli antichi romani era chiamato comunemente la popina, ma il nome ufficiale era termopolium che deriva da due sostantivi greci, thermós, “caldo” e poléo, “vendere”, quindi “luogo in cui si vende qualcosa di caldo” (o qualcosa di freddo nel caso dei gelati).

Altri modi per sfuggire al caldo torrido delle estati romane era, ovviamente, lasciare Roma per posti più freschi, in genere si facevano le classiche gite fuori porta in qualche zona vicina più ventilata e rinfrescante, ma i più ricchi erano soliti trasferirsi nella loro casa delle vacanze e le mete particolarmente preferite erano la Liguria, la Campania, con Capri in particolare, l’Abruzzo e comunque zone più fresche montane o balneari.

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